Call sulla riforma costituzionale degli articoli 9 e 41 Cost.
Care Colleghe e cari Colleghi,
nei giorni scorsi si è svolto un incontro della Direzione della Rivista, nel quale si è parlato del prossimo numero, in uscita a giugno 2022.
Si è deciso di lanciare una Call sul seguente tema: “La riforma costituzionale degli artt. 9 e 41 Cost.”.
In seguito alla revisione costituzionale, infatti, la Carta repubblicana annovera fra i principi fondamentali la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni (art. 9 Cost.), nonché la tutela degli animali.
L’art. 41 Cost., a sua volta, annovera la salute e l’ambiente tra i limiti espressi all’esercizio dell’attività economica, al pari della sicurezza, della libertà e della dignità umana.
Si tratta di una revisione solo in parte innovativa visto che, come noto, la giurisprudenza costituzionale negli anni ha già mostrato una certa sensibilità nei suddetti termini.
Le modifiche costituzionali hanno, però, uno specifico significato anche formale, essendo venuta meno la cosiddetta “intoccabilità” dei primi dodici articoli della Costituzione, dedicati ai Principi fondamentali.
Pertanto, la Rivista, considerata la delicatezza e l’importanza delle innovazioni introdotte, ritiene opportuno invitare la comunità scientifica a riflettere sui seguenti profili:
1) Le conseguenze, sul piano costituzionale, derivanti dalla modifica dei Principi fondamentali della Carta costituzionale.
2) Le possibili ricadute delle modifiche costituzionali in ordine al rapporto intercorrente fra diritto alla salute e tutela dell’ambiente.
3) Il significato costituzionale della riserva di legge prevista nel nuovo art. 9 Cost. a tutela degli animali.
4) I possibili effetti derivanti dalle nuove limitazioni all’esercizio delle libertà economiche.
I contributi dovranno pervenire al Segretario della Rivista, Prof. Marco Galdi, indirizzo mail mgaldi@unisa.it, entro massimo la fine di maggio p.v. e non dovranno superare le 5 cartelle, realizzate utilizzando le norme redazionali della rivista scaricabili dal sito (non trova applicazione, evidentemente, il numero di 40.000 battute, richiedendosi interventi più contenuti).
Quanti aderiscono all’appello, dovrebbero inviare al Prof. Galdi, massimo entro la fine del prossimo mese di marzo, una breve scheda riassuntiva dei temi che intendono affrontare.